Durante la formazione professionale di base, il rendimento e le competenze operative vengono valutati in base a criteri che devono essere oggettivi e trasparenti e garantire le pari opportunità. Alla scuola professionale queste valutazioni sono solitamente espresse in voti; nell’azienda formatrice e nei corsi interaziendali si usano anche moduli di valutazione del rendimento. Per valutare l’esame finale possono essere utilizzati unicamente voti interi e mezzi voti (fino al 6; 4 = sufficienza). L’ordinanza della SEFRI sulla formazione professionale di base per la tua professione stabilisce le modalità di valutazione degli esami scritti e orali e come viene calcolato il voto complessivo, quali voti scolastici vengono presi in considerazione e come viene computata la prova d’esame individuale. Di regola, per l’attestato federale di capacità (AFC) si tengono in considerazione i voti degli ultimi quattro semestri, per il certificato federale di formazione pratica (CFP) quelli degli ultimi due semestri. Se non concordi con uno o più voti che ti sono stati assegnati durante la formazione o in occasione dell’esame finale (procedura di qualificazione) e desideri contestarli, puoi presentare reclamo – in particolare se ci sono state disparità di trattamento rispetto ad altri candidati. Per informazioni sulla procedura da seguire, rivolgiti al segretariato della scuola professionale. L’azienda formatrice non può disdire il tuo contratto di tirocinio semplicemente perché hai preso dei brutti voti, a meno che non sia ormai chiaro che non soddisfi i requisiti posti dalla professione o non riuscirai a superare l’esame finale della procedura di qualificazione (PQ).